martedì 22 maggio 2012

♥ Quando manca la propria mamma ♥


La mancanza della propria mamma


Sono passati  tre mesi dalla morte di mia madre. Eppure, è già trascorso questo tempo così breve, che a me è sembrato lungo e triste 
Spesso, mi ritrovo a pensare che devo telefonare a mia mamma per dirle qualcosa, come raccontarle della morte di un caro parente, o della nascita di un bimbo in famiglia. 
Mi risveglio poi, quasi subito da questi pensieri che sorgono spesso. Mi chiedo poi, se è normale pensare di parlarle ancora come una volta,  quando si chiacchierava complici insieme... 
Sono arrivata quasi ad alzare la cornetta del telefono. 
E' una mancanza che sentirò sempre, e mi terrà compagnia per il resto della vita, ogni volta che avrò bisogno di un consiglio o di un semplice sfogo tra donne. 




"Sempre si giravano indietro prima di svoltare l'angolo, 
poichè la mamma sempre era alla finiestra 
ad annuire e a sorridere, facendo cenni con la mano.
In un certo senso era come se fosse loro impossibile 
trascorrere la giornata senza quel gesto, 
poichè, qualunque fosse il loro umore, 
l'ultima occhiata al quel volto materno, 
influiva su di loro come la luce del sole".

Louise May Alcott, "Piccole donne"


lunedì 21 maggio 2012

Tragedie italiane



Sono giorni veramente tristi per il nostro paese, il terremoto è un evento terribile, in pochi attimi si possono perdere tutte le proprie sicurezze, e spesso la vita. Ricominciare subito la ricostruzione,
 è l'unico modo per ritrovare la speranza nel futuro. Nella speranza che lo stato faccia  la sua parte, sicuramente la popolazione ha già iniziato la sua, con coraggio e con le capacità che non le mancano.



Oggi pomeriggio a Brindisi si fa silenzio. Ci sarà il funerale di Melissa, la povera ragazzina morta in quel terribile e insensato atto terroristico davanti alla sua scuola, e per questo ancora più crudele e folle. 
Credo, che tutti noi, indistintamente, siamo vicini a questa sfortunata famiglia, e alla città di Brindisi così duramente provata.

Aggiungo un pezzo dell'articolo di Marina Corradi che mi ha molto colpita, pubblicato oggi sul quotidiano Avvenire:

"Se quel grande silenzio di Brindisi si allargasse sulle nostre case, come una sfida ineludibile, e zittisse il chiasso di sciocchezze, grida, vendette, minacce che abita le nostre parole quotidiane. Se quel silenzio ci interrogasse: volete voi un Paese in pace, dove si viva e si studi e si lavori confidando in un bene comune e caro? 

Allora abbassando la voce, lasciando indietro rancori e schiamazzi, si potrebbe lunedì tornare a scuola, negli uffici e nelle fabbriche, più memori di un dovere grande, che in ogni crisi, comunque, tutti abbiamo. Dovere di vivere e non di abdicare o arrendersi, di continuare la nostra storia: che già si affaccia nei visi delle sedicenni come Melissa, nei crocchi fuori dalle scuole, alla vigilia dell’estate. 



Marchio di una promessa tenace cui vorremmo restare, in questo grande e povero e ricco Paese, fedeli, ostinatamente, ancora".

Fonte Avvenire (Marina Corradi)









mercoledì 16 maggio 2012

Ritorno dal pellegrinaggio



Cari amici rieccomi, sono stata via tutto il weekend. Devo dire che è stato un fine settimana veramente speciale che ho vissuto nella pace, e immersa nella spiritualità mariana di questo bellissimo Santuario. 
Sono arrivata il venerdì pomeriggio con la mia comunità e sono ritornata domenica sera.
E' stata veramente una bella esperienza per tutti noi.
E ora, via con la settimana in corso, più carichi e gioiosi del solito. 
Maria fa i miracoli subito, poi, di sicuro arriveranno le "grazie chieste", con i tempi che non sono i nostri, ma quelli del Signore. 
Le foto sono state scattate da me anche pensando a voi.
A chi interessa approfondire la conoscenza di questo stupendo posto, questo è il sito del Santuario http://www.madonnadellacorona.it/



Questa è la Residenza "Stella Alpina" dove ho soggiornato. Fa parte della struttura del Santuario. Da qui si scende per arrivarci. La strada è tutta tornanti o scalini per arrivare prima. La vista è meravigliosa e da brivido. Si fa in 15 minuti all'andata, al ritorno la salita non è da poco, e per questo ci sono le comode navette che servono il Santuario, che non si può raggiungere con la propria auto.


La bellissima vista che si gode dal Santuario sulla valle dell'Adige


martedì 8 maggio 2012

Dare la vita per l'altro



Il più vecchio si chiamava Frank e aveva vent’anni.
Il più giovane era Ted e ne aveva diciotto.
Erano sempre insieme, amicissimi fin dalle elementari.
Insieme decisero di arruolarsi nell’esercito.
Partendo promisero a se stessi e ai genitori che avrebbero avuto cura l’uno dell’altro.

Furono fortunati e finirono nello stesso battaglione.
Quel battaglione fu mandato in guerra.
Una guerra terribile tra le sabbie infuocate del deserto.
Per qualche tempo Frank e Ted rimasero negli accampamenti protetti dall’aviazione.
Poi una sera venne l’ordine di avanzare in territorio nemico.
I soldati avanzarono per tutta la notte,
sotto la minaccia di un fuoco infernale.
Al mattino il battaglione si radunò in un villaggio.
Ma Ted non c’era.
Frank lo cercò dappertutto, tra i feriti, tra i morti.
Trovò il suo nome nell’elenco dei dispersi.
Si presentò al comandante.
"Chiedo il permesso di andare a riprendere il mio amico", disse. 
"È troppo pericoloso", rispose il comandante.
Ho già perso il tuo amico.
Perderei anche te. Là fuori stanno sparando!"

Frank partì ugualmente.
Dopo alcune ore trovò Ted ferito mortalmente.
Se lo caricò sulle spalle.
Ma una scheggia lo colpì.
Si trascinò ugualmente fino al campo. 
"Valeva la pena morire per salvare un morto?", gli gridò il comandante.

Si, sussurrò, "perché prima di morire, Ted mi ha detto:
Frank, sapevo che saresti venuto".


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 Questo diremo a Dio in quel momento: 
"Sapevo che saresti venuto...".





giovedì 3 maggio 2012

Foto bizzarre

Ho trovato sul web alcune foto veramente bizzarre e anche simpatiche eccole!


Mancanza di rispetto


L'albero non si taglia! Bravi!!


Similitudini


La classe non è acqua..


Cordone umano (La bora anni fa...)


Qui non passa il controllore